La favola de’ tre gobbi, Venezia, Sola, 1782 (Li tre difettosi rivali in amore)

 PARTE SECONDA
 
 Giardino.
 
 Il marchese PARPAGNACO da una parte, il conte BELLAVITA dall’altra
 
 PARPAGNACO
 
    Corpo di Bacco,
 son Parpagnacco.
 
 IL CONTE
 
 Femina ardita,
335son Bellavita.
 
 A DUE
 
 Le mie vendette
 teco vuo’ far.
 Ecco il rivale, lo voglio sfidar.
 
 IL CONTE
 
    Ponete mano.
 
 PARPAGNACO
 
340Fuori la spada.
 
 A DUE
 
 Brutto villano, ti voglio scannar.
 
    Alto, ferma, tira, vieni.
 Oh che poltrone!
 Non sa tirar! (Viene il baron Macacco)
 
 MACCACO
345Co... co... co... cosa fate?
 PARPAGNACO
 Lasciatelo ammazzar.
 IL CONTE
                                          Non mi tenete.
 MACCACO
 Ama... ma... ma... ma... ma... ma...
 ma... mazzatevi pur quanto volete.
 PARPAGNACO
 Ma tu pur sei rivale.
 IL CONTE
350Tu pur Vezzosa adori.
 IL CONTE, PARPAGNACO
 Voglio cavarti il cor; cedila o mori.
 MACCACO
 No no no, ca... ca... ca... cari fratelli.
 Ve la ce... cedo;
 non voglio andar per quelle luci belle
355a farmi bu... bu... bu... bucar la pelle.
 IL CONTE
 Ehi tiratevi in qua,
 ditemi in confidenza,
 siete voi di Vezzosa innamorato?
 MACCACO
 So... sono e non so... sono;
360ma io son buo... buono;
 non ho ge... gelosia
 e ho gusto d’amare in compagnia.
 PARPAGNACO
 Eh ehm, signor barone,
 una parola in grazia.
 MACCACO
                                        Ve... ve... vegno.
 PARPAGNACO
365Amate veramente
 voi pure la Vezzosa?
 MACCACO
 Vi dirò una co... cosa,
 l’amo anch’i... ch’i... ch’i... ch’io
 ma di voi non pre... prendo soggezione.
370Io sono un buon co... co... co... compagnone.
 IL CONTE
 Venite qua, sentite,
 di voi poco m’importa.
 Mi basta che colui vada in malora.
 MACCACO
 Lascia... scia... scia... sciate
375fa... fa... fa... fare a me.
 PARPAGNACO
                                            Caro Macacco,
 non ho finito ancor.
 MACCACO
                                       La la va lunga.
 PARPAGNACO
 Io di voi son contento.
 Non vorrei che colui venisse qui.
 MACCACO
 Sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì.
 IL CONTE
380Un poco di creanza, padron mio, (A Parpagnaco)
 voglio parlar anch’io.
 PARPAGNACO
 Quest’azione non è da cavaliero.
 MACCACO
 Mi mi mi son venuti
 in cu... cu... cu... cu... cupola da vero.
 IL CONTE
385Quel che a madama per me, o caro amico,
 dir voi dovete, ecco che già vi dico.
 
    Sì delicata mano
 servire è mio gran vanto,
 toccarla senza guanto
390per me un piacer sarà.
 Toccarla già s’intende
 con tutta l’onestà.
 
    Ma di quegl’occhi al brio
 perder potrei la pace,
395ah dite allora, oh dio,
 se trovarei pietà.
 
    No no sarò modesto,
 fidatevi di questo.
 Vi prego favorirmi
400con tutta nobiltà.
 
 MACCACO
 Su... subito vado.
 PARPAGNACO
 Sentite ancora me.
 MACCACO
                                     Non po... po... posso.
 PARPAGNACO
 Un galantuom s’ascolta.
 MACCACO
 Pa... pa... pa... parlate un’altra volta.
 PARPAGNACO
405Una sola parola e poi andate.
 MACCACO
 V’ho inte... te... te... te... teso
 se... senza che che che che che parlate. $
 
    V’ho ca... ca... ca... ca... capito, (A Parpagnaco)
 pa... pa... pa... parlerò.
410Voi sarete se... servito, (Al conte)
 il mezzan vi farò;
 
    son di bon co... co... co... core;
 l’acciallin vi ba... ba... ba... ba..
 ba... ba... ba... ba... batterò. (Parte)
 
 IL CONTE
415Veramente voi siete il bel soggetto!
 PARPAGNACO
 Oh che gentile aspetto!
 Che amabile figura!
 IL CONTE
 Che gran caricatura!
 PARPAGNACO
                                        Ah gobbo!
 IL CONTE
                                                             Ah monte!
 Oh che caro marchese!
 PARPAGNACO
                                            Oh che bel conte!
 IL CONTE
420Che sì, che il mio bastone
 ti rompe quel gobbone.
 PARPAGNACO
 Che sì, che sì, che con un temperino
 ti taglio quel gobbino.
 IL CONTE
 Timore non ho!
 PARPAGNACO
                                Non ho paura.
 IL CONTE
425Faccia di bernardon.
 PARPAGNACO
                                         Brutta figura. (Viene madama vestita alla veneziana)
 MADAMA
 Ola ola fermeve,
 cossa diavolo feu,
 dixé, cossa gh’aveu?
 Se ve dixé più robba,
430la stizza ve farà crescer la gobba.
 PARPAGNACO
 Veneziana gentil, chi siete voi?
 IL CONTE
 Cercate voi di me?
 MADAMA
 Domando tutti do. Son vegnua qua
 per parte de madama, mia parona,
435a farve riverenza
 e a dirve do parole in confidenza.
 PARPAGNACO
 Dite, dite.
 IL CONTE
                      Parlate.
 PARPAGNACO
 V’ascolto con diletto.
 IL CONTE
 Mi balza il cor per l’allegria nel petto.
 MADAMA
440La dise, penseghe ben,
 o amarla in compagnia, se la ve preme,
 o andarve a far squartar tutti do insieme.
 PARPAGNACO
 (Il dilemma va stretto).
 IL CONTE
 (Non v’è la via di mezzo).
 PARPAGNACO
445(O star cheto o lasciarla).
 IL CONTE
 (O soffrire un compagno o non amarla).
 MADAMA
 (Son due pazzi a consiglio).
 PARPAGNACO
 (Che faccio?)
 IL CONTE
                            (A che m’appiglio?)
 PARPAGNACO
 Conte.
 IL CONTE
                Marchese.
 PARPAGNACO
                                     Che facciamo noi?
 IL CONTE
450Cosa pensate voi?
 PARPAGNACO
 Penso che si può amare in compagnia.
 IL CONTE
 Penso al diavol mandar la gelosia.
 MADAMA
 (Eccoli già cangiati.
 Affé ci son cascati).
 PARPAGNACO
455Andate da madama...
 IL CONTE
 E ditele in mio nome...
 PARPAGNACO
 Che d’amarla con altri io mi contento.
 IL CONTE
 Pur che non lasci me, n’ami anche cento.
 MADAMA
 Bravi, cusì me piaxe,
460star da boni compagni.
 PARPAGNACO
 Dunque andiam da madama.
 MADAMA
 No no, aspettala qua,
 che za la vegnirà. Lassé che vaga
 mi dalla mia parona
465a portarghe sta nuova cusì bona.
 
    Scieu tanto benedetti
 o cari sti gobetti.
 Staremo allegramente
 in paxe tra de nu;
 
470   caro quel muso,
 caro colù!
 
    Via che la vaga,
 de chi è sti mondi,
 tutti i xe nostri,
475tutto è per nu.
 
    Caro quel gobbo,
 caro colù.
 
    Mi za son donna Betta
 che gh’ha la lengua schietta.
480Se vu saré zelosi,
 redicoli saré.
 
    E chi è zeloso...
 Za m’intendé... (Parte)
 
 PARPAGNACO
 Dunque sarem d’accordo,
485dunque andaremo insieme
 alla conversazion?
 IL CONTE
                                    Sì, non mi preme,
 venite da madama.
 Venga il terzo ed il quarto ed anco il quinto,
 so che il merito mio sarà distinto.
 PARPAGNACO
490Sapete, signor conte,
 perché una tal risposta
 diedi alla cameriera?
 Perché la mia maniera,
 il mio garbo, il mio tratto
495darà a voi, darà a tutti scaccomatto.
 IL CONTE
 Veramente voi siete un bel Narciso.
 PARPAGNACO
 Oh che leggiadro viso!
 Che grazia avete voi!
 Lo giuro da marchese,
500siete una figurina alla chinese.
 
    Hanno lo stesso core
 tutte le donne in seno,
 cercano tutte amore
 nelli uomini svegliar.
505Da questa alla passione,
 da quella all’Artoà,
 fa ognuna quanto sa,
 credetelo è così.
 
    Superba è quella là.
510Disprezza e si tien su.
 Fa ognuna quanto sa
 per farci tirar giù.
 Le dicon darci il no
 per render caro il sì.
 
 IL CONTE
515Cotanta impertinenza
 io soffrire non voglio.
 PARPAGNACO
                                          Siate buono,
 che, s’io caccio la spada,
 griderete pietà, soccorso invano.
 IL CONTE
 Misero voi, s’io torno a metter mano.
 PARPAGNACO
520Ma vien madama.
 IL CONTE
                                    Non ci vegga irati.
 PARPAGNACO
 Lo sdegno sospendiam.
 IL CONTE
                                             Cessino l’onte.
 PARPAGNACO
 V’abbraccio, amico.
 IL CONTE
                                       Ed io vi baccio in fronte. (Viene madama servita da Macacco)
 MADAMA
 Bravi, così mi piace,
 amici in buona pace.
 PARPAGNACO
525Madama, son per voi.
 IL CONTE
 Son qui, son tutto vostro.
 MADAMA
 Aggradisco d’ognun le grazie sue
 ma vi voglio d’accordo tutti due.
 PARPAGNACO
 Io per me son contento.
 IL CONTE
530Di farlo io non mi pento.
 MACCACO
 Ed io non sche... sche... scherzo.
 Se se se siete due, sa... sarò il terzo.
 MADAMA
 Caro il mio Parpagnacco,
 contin grazioso, amabile Macacco,
535venite tutti tre,
 che male già non v’è.
 PARPAGNACO
 Io per vostro riguardo il tutto accordo.
 IL CONTE
 Io sarò, se il volete, e cieco e sordo.
 MACCACO
 Ed io per fa... fa... farvi piacere
540vi farò da ca... ca... ca... candeliere.
 MADAMA
 Andiamo dunque uniti
 a cantare e a ballare
 e per divertimento
 venga ognun a suonar qualch’istromento. (Parte)
 PARPAGNACO
545Sì vengo e suonerò
 con madama gentil quanto potrò. (Parte)
 IL CONTE
 Corpo di Bacco, anch’io
 voglio suonar coll’istrumento mio. (Parte)
 MACCACO
 Ed io pur, che che che non son merlotto,
550voglio suo... suo... suonar il ciofolotto. (Parte)
 PARPAGNACO
 
    Oh bella cosa ch’è (Esce Parpagnacco colla chitarra)
 l’amar e non temer.
 Che amabile goder
 in buona società.
 
 IL CONTE
 
555   Che bell’amor così (Esce il conte col violoncello)
 senza tormento al cor.
 Oh che felice amor
 che gusto al cor mi dà.
 
 MACCACO
 
    Ca... ca... ca... caro amor, (Esce Macacco con flauto)
560be... bella libertà.
 Do... donne di buon cor,
 fate la carità.
 
 MADAMA
 
    Chi vuol amar con me (Esce madama con cimballo)
 contento ognor godrà.
565Ma pensi sol per sé,
 ch’io voglio libertà.
 
 A QUATTRO
 
    Viva l’amore, viva il bon core,
 viva l’amarsi con libertà.
 
 IL CONTE
 
    Senti il violoncello,
570dice: «Evviva evviva il viso bello».
 
 IL CONTE
 
 Senti, senti il chittarino,
 dice: «Evviva il dio bambino».
 
 MACCACO
 
 Senti senti il ciofoletto,
 dice: «Evviva il bel visetto».
 
 MADAMA
 
575Ed il cembal, senti senti,
 dice: «Evviva i tre contenti».
 
 TUTTI
 
    Viva l’allegria.
 Bell’amarsi in compagnia.
 Che piacer che al cor mi dà
580questa cara libertà.
 
 Il fine